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CORRIERE DELLA SERA: Roma, il bullismo si combatte anche a teatro, arriva lo spettacolo dedicato agli studenti
- Marzo 3, 2021
- Pubblicato da: Redazione BewowEdu
- Categoria: Rassegna stampa
23 gennaio 2020
Temi delicati come il bullismo e il cyberbullismo affrontati in modo moderno attraverso uno spettacolo multimediale ricco di stimoli per la platea di giovani studenti a cui è dedicato. Venerdì 24 gennaio al Cinema teatro Don Bosco di Roma andrà in scena, (alle 9 e alle 11.30) «Il ragazzo dai pantaloni rosa». Lo show, già sold out nella Capitale, è parte integrante di un progetto didattico rivolto a tutti gli studenti di scuole medie e superiori. Lo spettacolo in lingua spagnola, prodotto da Bewow Group settore «Educational» con la regia di Marco Carlucci, si pone come peculiarità quella di affrontare un tema di rilevanza attuale attraverso un mix di tecnologie digitali, musica, app interattive, divertenti sondaggi in tempo reale e flashmob che mettono d’accordo le esigenze di tutte le parti chiamate in causa: genitori, professori e studenti.
Il progetto, attualmente in tour per l’Italia, ha già coinvolto migliaia di giovani spettatori e si sta rivelando un successo grazie alla sua capacità di mescolare l’approccio narrativo moderno all’utilizzo di tecnologie digitali e di realtà aumentata con l’apprendimento di una lingua straniera.
A raccontare in 70 minuti sei diverse storie di bullismo è il «professor Jago» interpretato dall’attore italo-argentino Vincent Calogero, in grado di coinvolgere ed emozionare i partecipanti attraverso personaggi in continua metamorfosi con l’obiettivo di delineare la tematica in spagnolo e da diversi punti di vista.
Intervista al regista
«Questo è il primo passo verso una nuova didattica che tiene conto dei cambiamenti della comunicazione e degli strumenti tecnologici usati dai giovani – afferma il regista Marco Carlucci – Non vediamo l’ora di sperimentare nuove metodologie interattive che ci permetteranno di rendere i ragazzi protagonisti attivi dei prossimi progetti multimediali e poter affrontare tematiche importanti in tutte le lingue del mondo».
L’intero percorso, dalla creazione di file multimediali, alla condivisione degli stessi, passando per lo spettacolo realizzato con videoproiezioni digitali, vuole testimoniare che la tecnologia può veicolare valori sani e virtuosi a seconda di come la si utilizza.
I ragazzi si ritroveranno infatti a condividere idee e progetti con gli stessi mezzi di cui si serve il cyberbullismo: chat, foto, video e sondaggi.